Lavorando sempre più in ambienti virtualizzati, spesso ci dimentichiamo delle dipendenze di alcuni software dalle chiavi hardware fisiche, magari utilizzate per anni e dimenticate, prima su porta parallela ed oggi con le più economiche Dongle USB.
La virtual machine, come concetto di base, ha la particolarità di essere completamente “indipendente” dall’hardware dove viene eseguita: posso facilmente spostarla da un hardware fisico ad un altro senza avere particolari problemi nella sua esecuzione.
Questo concetto viene distrutto se alla nostra virtual machine abbiamo legato un dispositivo di tipo fisico, ad esempio una comune Dongle USB.
VMware fino alla versione 4.0 di vSphere non aveva il supporto al passthru per i dispositivi USB: questo impediva di collegare un dispositivo USB, sia esso di tipo Mass Storage che i tipo Dongle, sul server fisico host e farlo vedere al sistema operativo guest virtuale.
Con l’introduzione della versione 4.1 di vSphere questo è possibile, ma in qualche modo leghiamo la nostra Virtual Machine Guest allo specifico host ESX, andando a compromettere fortemente il principio del cluster di Alta Affidabilità e Distribuzione delle risorse essendo la virtual machine pienamente funzionale solo se eseguita su questo host fisico.
Anche su Citrix XenServer il passthru dell’USB non è supportato, o meglio è supportato ma solo per dispositivi Mass Storage, come Storage PenDrive o Hard Disk esterni, niente dongle o altri apparati.
Per avere i benefici di HA e DRS su tutte le nostre virtual machine in un cluster per la virtualizzazione, abbiamo bisogno quindi di dispositivi che rendano le nostre Dongle USB raggiungibili via Network: ecco che ci vengono in aiuto i dispositivi USB Over IP tipo AnywhereUSB oppure vari software commerciali per windows e linux.
In questo articolo volevo spiegare come creare velocemente un server di periferiche USB raggiungibile tramite rete IP utilizzando linux ed il software open source usbip.
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