Nel mercato IT italiano la virtualizzazione ha raggiunto un trend in continua ascesa e con ritmi di adozione sempre crescenti: sono infatti sempre di più le aziende che decidono di virtualizzare i propri datacenter (anche i servizi business critical) per rendere più flessibile , affidabile e scalabile la soluzione dal punto di vista della gestione e dei costi: tutto questo si può riassumere come il primo passo verso una architettura di Private Cloud.
Microsoft offre ai propri clienti una soluzione di Private Cloud che riesce a combinare la potenza di soluzioni on-premise di livello enterprise con la flessibilità e la scalabilità delle soluzioni cloud.
Tra i benefit legati all’adozione della soluzione Private Cloud di Microsoft rientra la notevole riduzione dei costi IT: in questo modo sono ridotte drasticamente le spese di acquisizione, manutenzione e gestione dell’intera struttura IT.
Sarà quindi possibile creare e ospitare servizi e applicazioni web scalabili a seconda delle esigenze aziendali, veicolandole solo a chi servono, quando servono; il tutto con competenze e strumenti che gli sviluppatori e il personale IT già conoscono e utilizzano ogni giorno.
Alla base di tutto troviamo l’hypervisor baremetal del colosso di Redmond, Hyper-V nella sua versione 2008 R2, in attesa della promettente release 3, in arrivo con Windows Server 2012 (nome in codice Windows Server 8) .
Il datacenter è gestito interamente tramite la suite System Center 2012 che acquisisce e aggrega informazioni su sistemi, criteri, processi e procedure consigliate in modo da consentire di ottimizzare l’infrastruttura aziendale per ridurre i costi, migliorare la disponibilità delle applicazioni e ottimizzare la fornitura di servizi.